Stato della salute e della sicurezza umana, compresa la contaminazione della catena alimentare, le condizioni della vita umana, il paesaggio, i siti e gli edifici d'interesse culturale, per quanto influenzabili dallo stato degli elementi dell'ambiente, attraverso tali elementi, da qualsiasi fattore


Accesso alle informazioni ambientali

Con il referendum del 18 aprile 1993 sono state abrogate parti di articoli della L. n. 833/78,  istitutiva del Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.), e conseguentemente eliminate le competenze ambientali quali rumori, radiazioni non ionizzanti (N.I.R.), acque di scarico, emissioni in atmosfera e rifiuti.

A seguito del referendum citato, i Presidi Multizonali di Prevenzione (P.M.P.) hanno continuato ad esercitare tali attività, le quali sono state affidate successivamente (L. n. 61/94) alle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale (A.R.P.A.). Queste ultime sono state istituite unitamente all'Agenzia Nazionale per la Protezione dell'Ambiente (A.N.P.A.), poi Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i Servizi Tecnici (A.P.A.T.), nel 2008 confluita nell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.).

Sono dunque A.R.P.A., I.S.P.R.A. e altre istituzioni individuate a seguito di successive norme (Regione, Provincia e Comune) gli attuali detentori delle informazioni ambientali di riferimento.